Cerca
Close this search box.
22 Ottobre 2020

L’archivio visivo del nostro lockdown

Durante la quarantena, il Ministero dei Beni culturali ha lanciato il bando “Refocus” e ha chiesto ai giovani fotografi di immortalare una fase storica per l’Italia. Qui vi mostro gli scatti di alcuni dei 20 vincitori. Ma la pandemia non è finita. E un secondo bando è aperto per costruire la memoria del Paese che verrà
CONDIVIDI SU
Facebook
Twitter
WhatsApp

Parlare di lockdown in questi giorni è particolarmente sconfortante: mentre è ancora vivo il ricordo delle settimane passate chiusi in casa, si presenta davanti a noi uno scenario tragicamente simile. Questa volta però l’estate è lontana e sappiamo cosa significa non avere una data certa che indichi la fine. Dovremo imparare a resistere, a difenderci e a convivere con la pandemia. Senza perdere la speranza e l’idea del futuro. Questo tempo che stiamo vivendo non ha precedenti e le immagini che si sono fissate nella nostra memoria resteranno indelebili.

Durante il lockdown della scorsa primavera il Ministero dei Beni culturali, insieme al Museo di Fotografia contemporanea e alla Triennale di Milano, aveva lanciato “Refocus”, un concorso per giovani fotografi per documentare quel periodo e costruire un archivio visivo. Un modo intelligente per sostenere la produzione culturale e l’attività dei giovani artisti e per incoraggiare nuovi linguaggi. I 20 vincitori sono stati appena proclamati, i loro lavori sono notevoli per qualità e varietà di punti di vista (alcuni li mostro qui), ma l’emergenza non è finita, anche se forse il nostro immaginario non è già più lo stesso. Così è stato lanciato un nuovo bando, per aiutarci a capire e a ricordare. Speriamo di cuore che non ce ne sarà un terzo e che queste immagini diventino presto un libro, una mostra e finiscano nella collezione del Museo.

Fine turno, foto di Arianna Arcara
Termodinamica di una singolarità, foto di Lorenzo Bacci e Flavio Moriniello
Spazio libero, foto di Domenico Nardulli
Lockdown in Valle d’Aosta, foto di Mattia Paladini
Via Rubens n°9, foto di Camilla Piana
L’opposto della verità è un’altra verità, foto di Stefano Maniero

Proprio in continuità con il primo bando, è stato lanciato ora “Refocus #2”, una call pubblica per 20 progetti fotografici realizzati nell’Italia del periodo post-lockdown. Il fine è sempre sostenere la produzione culturale e l’attività degli artisti, sottolineandone il ruolo fondamentale all’interno della società, soprattutto in uno scenario di crisi e trasformazione. Ma anche costituire una memoria collettiva di una fase storica e interrogarsi sugli scenari futuri.

Il bando si rivolge a fotografi, artisti e operatori visivi under 40 residenti in Italia, che potranno presentare una serie di immagini compresa tra 5 e 10. Saranno selezionati 20 autori, a cui verrà riconosciuto un contributo di 2.000 euro, quale corrispettivo per la cessione dei diritti delle immagini. I lavori saranno valutati da una commissione e, al fine di valorizzare l’intero progetto, i vincitori saranno presentati in una mostra presso la Triennale Milano nel 2021. Una parte delle opere prodotte, scelta d’intesa con i singoli autori, potrà confluire nelle collezioni del Museo di Fotografia contemporanea. Le candidature devono essere inviate entro il 2 novembre 2020 all’indirizzo bandi@mufoco.org.

Altre/Mostre

Ci sono altre storie da raccontare su questo stesso tema.

Sfogliare le immagini della storia di Milano

Storie di uomini, donne, montagne, mare

Duecento scatti di luce

La pietà secondo Marlene

Ci sono altre storie
da raccontare

Iscriviti alla mia newsletter per riceverle in anteprima  e gratuitamente ogni settimana

I tuoi interessi: cosa segui?

Sei più interessato al passato o al futuro?

ISCRIVITI/NEWSLETTER

Iscriviti alla mia newsletter per ricevere storie come questa in anteprima. ☕️ Ogni venerdì mattina, in tempo per il caffé.